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Categoria: RECENSIONI
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Inopinatamente si vien sospinti in un paesaggio soffuso di tepore bucolico, cui le montagne fan da sfondo ed il lago da proscenio; ammaliati da un trionfo di trame d'incanto, i due protagonisti, ciascuno dei quali a bordo della propria barca noleggiata,  s'incrociano infatuandosi l'uno dell'altra in una reciproca corresponsione di sensi. Questo l'idilliaco prologo.

 La morte dei loro unici due figli, fatalmente coinvolti in un incidente stradale di cui si fa solo menzione, segnerà lei profondamente sia sul piano fisico che su quello psicologico, rimanendo avvinghiata in una straziante morsa di catatonica depressione, che riverserà  con voga dimessa in una pittura figurativa ritraente paesaggi immersi in un turbinio di colori spenti, freddi, perennemente rievocativi  d'un dolore interiore divorante a cui concedersi remissivamente; ed in quest'ottica di annichilente e prosternante rassegnazione, porrà su di sé il fardello del senso di colpa, infernale prigione che si nutre di rimorsi, sin a giunger all'estreme conseguenze di porre termine alla propria vita, dopo che al suo affetto sarà venuto a mancare pure il suo consorte, anche lui vittima, per una crudele alchimia di circostanze inesplicabilmente e fatalisticamente legate a doppio filo alla prematura scomparsa dei figli, d'un incidente stradale. Affondi e fendenti che ne han intaccato il già labile e miserando equilibrio emotivo, frantumandolo in acuminati cristalli con cui ferirsi senza soluzione di continuità pure nell'aldilà.

 Lui, sapendola all'inferno, si muove a sua compassione, sorretto da un affetto ardente e senza riserva alcuna nei di lei riguardi, e sarà in grado di trarla in salvo dai suoi spettri proprio in virtù d'un inscindibile legame simbiotico fra loro instauratosi sin dal primo sguardo. Questo l'aspetto più toccante d'un lungometraggio dai risvolti terribilmente drammatici e struggenti, seppur stemperati da un lieto fine, rappresentato dalla rinascita dei due protagonisti, sacrosanto contraltare ad una sequela d'accorate vicissitudini. Nella fattispecie, i sipari van calandosi sopra i rinati protagonisti, ripresi però in tenerissima età, che inconsapevolmente si dan convegno lungo le sponde d'un lago, in uno scenario rievocativo del prologo, sulle cui acque, cariche di speranza e riscatto, la di lui barchetta-giocattolo urta quella di lei.Questo l'acquietante epilogo.

 

 

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