ANTICHITÀ

                                                                                 

Una premessa: ciò che son a proporre col qui presente post altro non è che un riassunto di alcuni documenti in cui ho avuto modo, spinto dalla curiosità, d'imbattermi. È un lavoro che m'è costato un po' di fatica, quello di porre in enfasi le parti salienti di queste interessantissime fonti e di rielaborarle con parole mie, ma penso che ne sia valsa la pena.

Malgrado nell'immaginario collettivo del mondo cattolico sia andata sedimentando l'idea che le ossa dell'apostolo Simon Pietro si trovino a Roma, stando ad un prezioso testo denominato Dominus flevit, scritto a quattro mani dagl'archeologi, nonché sacerdoti cattolici, Bagatti e Milik, emerge un ritratto totalmente differente dalla vulgata tradizionalistica: nei pressi del monastero francescano Dominus flevit, sul monte degli ulivi, in seguito alle attività di scavo condotte dagl'archeologi furon ritrovati degli ossari recanti impresse lettere aramaiche od ebraiche che appuravan la paternità delle ossa in essi contenute.

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Premessa

Pubblico, hic et nunc, stralci di testo - quelli che reputo più salienti - tratti da un libro che acquistai un po' di tempo fa sulle crociate e su ciò che rese il terreno fertile a che avessero luogo (Gli eserciti di Dio, di Rodney Stark). Data la vulgata colpevolista piena zeppa di retorica giustificatoria di cui ci si riempie sin troppo spesso la bocca e che fa tanto politicamente corretto in riferimento alla sanguinaria avanzata a marce serrate nel mondo di buona parte dell'Islam, è d'obbligo che si squarci quel velo di colpevole silenzio con cui si vuol sempre elegantemente drappeggiar alcuni FATTI storici da cui s'è sempre voluto distoglier l'attenzione (viva i tabù!).

Noto con i soliti ticchio ed uzzolo che ha preso indefessamente piede la moda assai chic di citare passi tratti da libri prevalentemente de'l fior fior de la iuventute liceale. Ne ho anch'io uno di libro da consigliare, e forse forse un tantinello più interessante di quelli da adolescente in pieno sfogo ormonale ed infatuazione puberale, che dan tanto d'esser culturalmente impegnati e di cui vantarsi con alterigia e leziosaggine a tutta prova a Trivial Pursuit: Gli eserciti di Dio, le vere ragioni delle crociate, di Rodney Stark (dell'omonima dinastia del povero Ned). Così, giusto per aver una vaga idea di come l'ossessione moralizzante della sinistra d'alto borgo, a modo e che si crede tanto demodé ed anticonformista, abbia nel tempo rivestiti i musulmani d'una pacifica e messianica aura che tutto permeava in un pluralista e tollerante abbraccio fraterno (dai, volemose bene, ché siam tutti fratelli!), alimentando il luogo comune di quel mito artefatto che ritrarrebbe gli occidentali come sanguinari crociati (di crimini ne son stati commessi da tutti i popoli, in ogni epoca ed a prescindere dall'etnia d'appartenenza, ma ingigantirne taluni adornandoli di nere leggende per sottacerne altri, è da meschini in malafede). Ora, prestin audienzia, lorsignori, ché n'avrian ben donde...

 

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