Nell'immaginario collettivo d'un medieval comun vulgo prende a sedimentar uno stereotipo ritraenete l'ebreo come essere diabolico: a lui le accuse d'esser artefice d'omicidi rituali, di profanazione delle ostie, d'avvelenamento dei pozzi. Additati come dei malevoli e misantropi untori, vengon considerati responsabili dell'epidemia di peste nera della metà del XIV° secolo. 

 

I Protocolli dei Savi di Sion (nella figura qui a lato ne è riportata la copertina d'una moderna edizione che si rifà a quella del 1905 di Sergey Nilus, mistico ortodosso e marito d'una dama di corte della zarina Aleksandra Fedorovna Romanova, moglie dello zar Nicola II) si presenta come una sorta di resoconto d'un'assemblea in cui si delineano progetti di conquista del mondo secondo un complottistico disegno ebraico: Costantinopoli corrisponderebbe all'ultima tappa del serpente, prima che esso raggiunga Gerusalemme: "rimane da percorrere - arringa uno dei savi - ancora una breve distanza, e poi il ciclo del serpente simbolico sarà completo".

Ecco, in pillole, quale ritratto emerge di questo manoscritto...

 

1) Trattasi d’un falso storico, un'invenzione letteraria: trae ispirazione da un libello antibonapartista del 1864, Il dialogo agl'inferi tra Machiavelli e Montesquieu di Maurice Joly (https://it.wikipedia.org/wiki/Maurice_Joly), come svela nel 1921 il Times di Londra (a sua volta, Joly si rifà al romanzo L'Ebreo Errante di Eugene Sue); e sarebbe vergato di pugno, secondo la versione più accreditata, dal capo dell'Okhrana ( https://it.wikipedia.org/wiki/Ochrana ): il generale Pyotr Ivanovich Rachkovsky. 

 

2) Nel 1897, durante la perquisizione della casa di Elie De Cyion, avversario politico del ministro delle finanze di Madre Russia Sergej Vitte (protettore di Rachkovsky), il capo della polizia rinviene un libro, scritto dallo stesso De Cyion, calcante le orme del già menzionato libello antibonapartista. Rachkovsky se ne appropria, attribuendo agli ebrei quanto di nefasto ivi riportato.

 

3) In quel di  Berna, fra il '34 ed il '35, si svolge un processo per letteratura oscena intentato dalle comunità ebraiche contro il manoscritto: dei testimoni confermano la paternità del testo a Rachkovsky (trattasi di testimonianze di tipo de relato, cioè indirette, apprese da terzi, per cui non valgono come prova decisiva).

 

4) I sospetti ricadono pure su altri “longanimi” individui: Pavel Krushevan (https://en.wikipedia.org/wiki/Pavel_Krushevan), un militante antisemita d'estrema destra artefice del pogrom di Kishinev (si pronuncia "chisciniof"). Costui pubblica nel 1903 per la prima volta sul suo giornale, Znamja (bandiera), le prime parti de I Protocolli dei Savi di Sion, esordendo il giorno dopo un altro pogrom, quello di Gomel (www.yadvashem.org/untoldstories/database/index.asp?cid=323).

 

5) Georgij Vasil'evič Butmi de Kacman (https://it.wikipedia.org/wiki/Georgij_Butmi_de_Kacman), vessillifero dell'antisemitismo russo, assieme a Krushevan fonda i Cento Neri, un'organizzazione terroristica nata per osteggiare gli ebrei e chi aderiva ad ideologie liberali. Cura un'edizione del manoscritto, che vedrà la luce due anni più tardi.

 

6) Mikhail Osipovich Menshikov (http://www.jewhistory.ort.spb.ru/eng/main/sprav.php?id=1152), amico di Krushevan, sul quotidiano monarchico Novoye Vremia menziona, nel 1902 (un anno prima dell'uscita del manoscritto), un documento appurante l'esistenza d'un complotto perpetrato dagli ebrei.

 

 

Parte di quel che avviene dopo...

 

In Italia il testo antisemita approda per la prima volta nel 1921, con un'edizione curata da uno dei teorici dell'antisemitismo italiani, Giovanni Preziosi; un'altra edizione, invece, vede la luce per mano del presbitero fondamentalista cattolico Umberto Benigni.

 

Un'intensa campagna diffamatoria viene promossa dalle estreme destre in funzione antisemitica, cavalcando l'onda d'un cospirazionismo ebraico sempre più allignante nei gangli d'una società abbindolata dalle protocollari menzogne: il ministro degl'Esteri tedesco Walther Rathenau ( https://it.wikipedia.org/wiki/Walther_Rathenau), accusato d’esser uno dei Savi di Sion, nel 1922, mentre si reca nel Ministero degl'Esteri, viene assassinato da giovani dell'estrema destra, due ex ufficiali dell'esercito tedesco, Erwin Kern e Hermann Fischer.

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