Con buona pace dei negazionisti...

Priebke bugiardo ed impenitente sino alla fine, da coerente e diligente bravaccio delle SS, la divisione del corpo di polizia personale di Hitler in cui s'era arruolato sua sponte. Solo quelle vili carogne negazioniste da cappio al collo dei lefebvriani potevano celebrarne le esequie. Pazienza avesse dato un minimo cenno di pentimento, d'un moto d'un qualche recondito scrupolo di coscienza! Nulla, anzi... Fra un sorso d'infamia ed un boccone di meschinità, ha rivoltato la frittata a suo porco uso e consumo. Ma, per la carità di patria, non insozzerò del putridume delle sue dichiarazioni questo spazio.

23 marzo '44...
I 335 giustiziati alle Fosse Ardeatine erano tutti uomini d'età compresa fra i 14 ed i 74 anni: 75 ebrei; 10 rastrellati nelle strade limitrofi a Via Rasella subito dopo l'attentato; 197 detenuti a disposizione delle autorità tedesche; 40 detenuti politici a disposizione della questura di Roma; 10 detenuti per reati comuni; 3 non identificati.

 

A proposito, poi, delle dichiarazioni del feldmaresciallo Kesselring...


<<DOMANDA: Faceste qualche appello alla popolazione romana o ai responsabili dell'attentato prima di ordinare la rappresaglia?
KESSELRING: Prima no.
D.: Avvisaste la popolazione romana che stavate per ordinare rappresaglie nella proporzione di uno a dieci?
K.: No. [...]
D.: Ma voi avreste potuto dire 'se la popolazione romana non consegna entro un dato termine il responsabile dell'attentato fucilero` dieci romani per ogni tedesco ucciso'?
K.: Ora, in tempi piu' tranquilli, [...] devo dire che l'idea sarebbe stata molto buona.
D.: Ma non lo faceste?
K.: No, non lo facemmo.>>


Fonti

http://www.raistoria.rai.it/…/fosse-ardea…/3278/default.aspx

http://www.iet.unipi.it/a.domenici/resistenza/rasella.html

 

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