Un'introduttiva stoccata in punta di fioretto
Quel che gl'erinacei radical chic sullo ius soli e sui talassici espatri d'oltremare trascuran, fra una socialistica degustazione e l'altra di formaggi e vini pregiati (adunatisi a concilio tutti assieme alla tavola rotonda di quel partito di snobisti ed altolocati di riva gauchista del compagno Alexis Tsipras, che, chissà perché, vien rivestito quasi d'un'aura di messianica deferenza), tanto per remar controcorrente nel mare magnum del politicamente corretto, è che in nessuno dei 27 Stati della Comunità Europea vige lo ius soli nella sua più ampia accezione: lo ius sanguinis, infatti, trova applicazione, in linea generale, in quei Paesi sorretti da un solido retroterra storico e culturale; viceversa, lo ius soli è più appannaggio di quei popoli di recente formazione, dai retaggi culturali poco radicati e ben s'attaglia ai Paesi caratterizzati da una vastità territoriale notevole (gli Stati Uniti ne son forse l'esempio più emblematico). Un'eventuale applicazione dello ius soli puro in Italia rappresenterebbe un unicum, oltreché un vulnus - e lo si capirà in seguito - per le nostre strutture assistenziali e sanitarie (già parlare d'una sua variante temperata è un altro paio di maniche).
Luogo comune vuole che si tacci di razzismo chiunque levi fior di scudi in difesa del diritto di sangue, e se tale preconcetto è andato sedimentando nell'immaginario collettivo d'una società tratta in inganno dai suoi riverberi, ignorando di tracciare una netta linea di demarcazione fra chi è sospinto dalla mera discriminazione etnica e chi invece ne fa una questione geo-politico-economica e di difesa, ne si posson ricondurre le cause ad un iper-inflazionato e moraleggiante buonismo modaiolo dai risvolti sicuramente vendoliani.
Le regolamentazioni nel Nord-America...
Informandomi un po' sull'argomento, ho appreso, ad esempio, di come lo sconfinato Stato del Canada avesse nel tempo messo dei paletti al diritto di suolo tout court, precludendone l'applicazione ai figli d'irregolari (quelli con documento d'identità valido ma privi del permesso di soggiorno) e clandestini (chi è sprovvisto sia dell'uno che dell'altro): tale diritto aveva fatto da trampolino di lancio all'immigrazione coatta delle puerpere, donne gravide che varcan il confine nel proposito di dar cittadinanza al proprio nascituro e di cui addossarne poi allo Stato l'assistenza ed il mantenimento, che non son gratuiti e gravano sul contribuente. Tornando ai lidi europei, come varia, per sommi capi, l'applicazione del diritto di cittadinanza nei principali Stati?
...nel resto d'Europa...
In Francia la cittadanza è disciplinata dallo ius sanguinis, malgrado alligni un'imperante vulgata disinformatrice secondo la quale sarebbe invece lo ius soli a stabilirne la regolamentazione e l'acquisizione: il diritto di suolo è previsto SOLO se almeno uno dei due genitori immigrati è a sua volta nato in territorio francese (casistica assai ridotta). In Germania s'è cittadini se figli di tedeschi, e quindi, in linea generale, per ius sanguinis. Tuttavia, nel 2000 è stata introdotta una versione - fortemente temperata - di ius soli: per il figlio d'immagrato nato su suolo tedesco la cittadinanza è automatica se almeno uno dei genitori risiede in Germania da almeno 8 anni - limite minimo per poter beneficiarne - e possiede un permesso di soggiorno permamente da 3 anni; il figlio è altresì tenuto a decidere, in un tempo massimo di 5 anni, se mantenere la cittadinanza tedesca o quella d'origine dei genitori. In Spagna le leggi, nei loro sunti più salienti, fan da eco a quelle francesi: l'acquisizione è automatica per i figli nati da uno od ambo i genitori di cittadinanza spagnola, in un caso; in un altro, se almeno uno dei due genitori immigrati è a sua volta nato in territorio spagnolo; in un terzo ed ultimo caso, se il figlio ha genitori il cui Stato di provenienza contempla il diritto di suolo escludendo quello di sangue. In Olanda la regolamentazione dello status di cittadino soggiace a rigidi vincoli basati sullo ius sanguinis: la cittadinanza vien conferita non prima del raggiungimento del 18esimo anno d'età, a patto che vi si sia vissuti per almeno 5 anni senza interruzioni e con regolare permesso di soggiorno. Nel Regno Unito vigeva lo ius soli fin al 1980; dall'anno successivo fu soppiantato dallo ius sanguinis. Il figlio di stranieri che non hanno ottenuto la cittadinanza la può acquisire purché dia prova d'avervi risieduto per almeno 10 anni successivi alla sua nascita, senza esservisi assantato per oltre 3 mesi. L'acquisizione non è automatica: se ne deve far esplicita richiesta.
...e qui in Italia
Da noi in Italia il diritto di sangue ha prerogative, sotto taluni aspetti, ancor più stringenti della controparte olandese: lo straniero nato su suolo italiano può far richiesta di cittadinanza alla maggiore età purché vi abbia abitato continuativamente, rendendo altresì nota entro il 19esimo anno d'età la sua volontà d'acquisirne lo status. Comunque, forme di ius sanguinis per gl'immigrati, pur a carattere limitativo, ve ne sono anche nella nostra esperica peninsula: su richiesta per concessione, lo straniero ha diritto alla cittadinanza se residente da almeno 10 anni (se la sua situazione è quella di apolide o rifugiato, dopo 5 anni), ed in tal modo il figlio nato susseguentemente acquisirebbe automaticamente la cittadinanzia.
Un appunto politicamente scorretto su Francia e USA
La Francia del socialista Hollande è scesa ad accordi con la Romania per gestire i rimpatri dei rom in sinergia con la polizia rumena. Le fasciste leggi francesi prevedono che gli stranieri comunitari, se intendon soggiornarvi per più di tre mesi, debbano possedere un permesso di lavoro e dar prova di provvedere al proprio sostentamento (http://www.ilpost.it/2013/06/05/hollande-e-i-rom-in-francia/). Anche gli Usa di Barak Obama stan mettendo dei rigidi paletti all'immigrazione clandestina: braccialetti elettronici, controlli serrati alle frontiere, accelerazione delle procedure d'espulsione (http://www.secoloditalia.it/2014/06/anche-obama-cambia-idea-sugli-immigrati-solo-la-sinistra-italiana-finge-di-non-capire/).
A proposito, infine, dei talassici espratri...
http://www.qelsi.it/2013/lampedusa-laltra-verita-raccontata-in-un-video-quella-che-non-fa-comodo-a-sciacalli-e-finti-buonisti/ http://www.lultimaribattuta.it/4239_i-costi-intollerabili-dellimmigrazione-clandestina Con buona pace delle Boldrini e dei Vendola di turno gg.
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