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Categoria: ...NEL RESTO DEL MONDO
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Premessa

Dato che questo blog nasce nell'intento pure d'aggregare notizie d'informazione corretta, riporto alcuni virgolettati tratti da un'ampia confutazione (Miti e Fatti, di Mitchell G. Bard) di tutte quelle leggende che son andate sedimentanto nell'immaginario collettivo d'una società, quella occidentale, tratta in inganno dal sentire comune che dipinge uno Stato, quello israeliano, come criminale, usurpatore e colonizzatore secondo una tossica vulgata di matrice filo-islamica; una vulgata che - ahimè - trova terreno fertile nei massimalismi, sian essi di destra o sinistra.

 

 Informazione corretta sulle stragi di Sabra e Shatila...

Al netto dei Protocolli dei Savi di Sion, di cui il fascista intransigente Giorgio Bocca rivendicava austeramente la veridicità (suo il virgolettato <<Sarà chiara a tutti, anche se ormai i non convinti sono pochi, la necessità ineluttabile di questa guerra, intesa come una ribellione dell'Europa ariana al tentativo ebraico di porla in stato di schiavitù>>, come ben s'evince da qui: http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/bru-neo-vespa-si-toglie-qualche-sassolino-mocassino-suo-nuovo-88108.htm), uno dei miti che ancora oggi allignano, come interminabile colpo di coda d'una disinformazione di stampo sovietico, fra gl'irriducibili del gulag o del laogai, è quello secondo il quale gl'eccidi di Sabra e Shatila recherebbero la paternità dei perfidi giudei d'Israele. L'atto del sacrificar l'onestà sull'altare dell'ideologia, come sempre, si qualifica come una ligia e limacciosa prassi che affonda le sue tossiche radici nei regimi dispotici: bugie a ruota libera, purché funzionali agli scopi strategici del partito d'appartenenza; bugie a ruota libera, in nome per l'appunto d'una qualche - sadica - sovrastruttura con cui non intendere minimamente fare i conti. C'è un'odiosa e tangibile propaganda brigatistica dietro alle bufale in cui spesso incappo, e mi son reso conto di quanto profondamente ed IRRECUPERABILMENTE allignino...

Confutazione

<<Fu la milizia libanese cristiana falangista la responsabile dei massacri che avvennero nei due campi profughi il 16-17 Settembre 1982. Le truppe israeliane consentirono ai Falangisti di entrare a Sabra e Shatila per sradicare le cellule terroristiche che si credeva che vi fossero. Si era stimato che potessero esserci fino a 200 uomini armati nei campi, che facevano uso degli innumerevoli bunker costruiti dall'OLP nel corso degli anni, bunker zeppi di munizioni. Quando i soldati israeliani ordinarono ai Falangisti di uscire, essi trovarono centinaia di morti (le stime variano dai 460 secondo la Polizia libanese ai 700-800 calcolati dallo spionaggio Israeliano). Secondo i Libanesi, i morti comprendevano 35 donne e bambini. Il resto erano uomini: Palestinesi, Libanesi, Pakistani, Iraniani, Siriani ed Algerini. Le uccisioni coronarono i 95.000 morti stimati della guerra civile libanese 1975-1982.
Gli assassinii furono perpetrati per vendicare gli assassinii del Presidente libanese Bashir Gemayel e di 25 dei suoi seguaci, uccisi qualche giorno prima da una bomba. Israele aveva consentito ai Falangisti di entrare nei campi come parte di un piano per trasferire l'autorità ai Libanesi, ed accettò la responsabilità di quella decisione. La Commissione d'Inchiesta Kahan formata dal governo israeliano in risposta all'indignazione ed al dolore del pubblico, riscontrò che Israele era indirettamente responsabile per non aver previsto la possibilità che i Falangisti ricorressero alla violenza. Israele seguì le raccomandazioni della commissione, tra cui la destituzione del Ministro della Difesa Ariel Sharon e del Generale Raful Eitan, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito. La Commissione Kahan, dichiarò l'ex-Segretario di Stato Henry Kissinger, fu "un gran tributo alla democrazia israeliana (...) ci sono pochissimi governi nel mondo di cui si possa immaginare che facciano una simile indagine pubblica su un episodio tanto difficile e vergognoso".
Ironicamente, mentre 300.000 Israeliani manifestavano in Israele per protestare contro gli omicidi, nel mondo arabo di reazioni ce ne furono poche o nulle. Al di fuori del Medio Oriente, proruppe una fortissima protesta internazionale contro Israele. I Falangisti invece, che avevano perpetrato il crimine, furono risparmiati dalla condanna.
Di contro, poche voci si levarono nel Maggio 1985, quando dei miliziani mussulmani attaccarono i campi profughi palestinesi di Shatila e Burj-el Barajneh. Secondo i funzionari ONU, 635 furono i morti e 2.500 i feriti.
In un conflitto durato due anni tra la milizia sciita di Amal, appoggiata dai Siriani, e l'OLP, più di 2.000 persone, tra cui molti civili, si dice siano stati uccisi. Nessuno ha protestato contro l'OLP od i Siriani ed i loro alleati per il massacro. Le reazioni internazionali sono state inoltre mute nell'Ottobre 1990, quando le forze siriane travolsero le aree controllate dai Cristiani in Libano. Nella battaglia di otto ore, 700 Cristiani persero la vita - la peggiore battaglia della Guerra Civile libanese.>>

  Download - Israele - Miti e Fatti

 

...su quella di Deir Yassin...

I filo-terroristi italioti, rimestando nel torbido da pravi irriducibili del pogrom, riportano a galla una vetusta fregnaccia, dopo aver tranciato di netto il filo che ne legava lo scrigno all'incudine in fondo al mar (evidentemente, è sempre bello dedicarsi alla caccia al tesoro, ricamandoci sopra fior di favoleggiamenti): quella del massacro di Deir Yassin per opera dell'IDF. I superstiti di quel che là avvenne smentirono le versioni delle truppe cammellate arabe e di chi ancora oggi ha il coraggio di far loro eco (<<Ciò fu confermato dal documentario della PBS del 1993, intitolato Cinquanta anni di Guerra, in cui furono intervistati i superstiti di Deir Yassin. Questi testimoniarono che loro stessi avevano implorato il Dott. Hussein Khalidi, direttore di Voce della Palestina, la stazione radio palestinese a Gerusalemme Est, di eliminare quelle bugie e quei racconti di atrocità che mai erano accadute. Egli rispose loro: "Noi dobbiamo capitalizzare questa grande opportunità!">>), e persino Arafat ebbe a dire che le menzogne di Deir Yassin furon disseminate <<come un drappo rosso di fronte ad un toro>>. I virgolettati son tratti da un'ampia e particolareggiata confutazione di David Meir Levi: http://liberaliperisraele.ilcannocchiale.it/2009/08/21/grandi_bugiedemolire_i_miti_de.html

 

...su quella di Khan Younis

 Joe Sacco è un fior maltese d'impostore dalla bufala più veloce del west, anzi di tutti i punti cardinali... Quello che sosteneva - per sentito dire - la consumazione del massacro di 400 palestinesi a Khan Younis per opera dell'esercito israeliano, fra fosse comuni, sventramenti e barbarie simili... Una menzogna internazionale(.it) di proporzioni colossali. In merito, lo storico Meir Pail arringava: <<Io ero là, nel 1956. Non ci fu un massacro di quel genere. Nessuno fu assassinato dagl’israeliani in quel modo>>. Ed anche questa è andata. Avanti il prossimo fregnacciaro. Ah... Se proprio volete proporre libri, perlomeno segnalatene di vergati di pugno da degli storici. Ad esempio, quello di Claudio Vercelli potrebbe far al caso vostro (paraocchi permettendo, s'intende): Storia del conflitto israelo-palestinese.

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=269&sez=120&id=42158

http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=13&sez=120&id=43386

 

Lezioni ai comunisti da parte d'un fior d'intellettuale comunista intellettualmente onesto, Pier Paolo Pasolini

Una lezioncina agl'odierni comunisti (flotillari, pacifinti, anti-sionisti, cigiellini, anti-patriottici) da parte d'un comunista puro, non già d'un reazionario repubblicano o democratico statunitense (secondo la loro tarata forma mentis, negli USA vi son fondamentalmente due partiti: uno di estrema destra, quello repubblicano; l'altro di destra, quello democratico). Prestin audienzia a'l verbo suo, lormesseri, ché n'avrian ben donde...

 

Qualche informazione sull'operazione Margine Protettivo, quella risalente alla scorsa estate...

Dei quattro e passa mila razzi sparati dalla Striscia di Gaza ad opera del braccio armato di Hamas, la brigata terroristica Ezzedin al-Qassam, e da varie altre organizzazioni di tagliagole di professione (Jihad Islamica Palestinese, ecc...), oltre 800 eran caduti, per errore umano, malfunzionamento od intenzionalmente, entro la Striscia di Gaza. Ora, il partito Hamas vien riconosciuto colpevole di crimini d'una guerra da esso stesso iniziata ( http://www.foxnews.com/world/2015/03/30/hamas-guilty-war-crimes-in-gaza-clash-amnesty-internatl-charges). Riporto le motivazioni che han riaperto le ostilità belliche fra i miliziani palestinesi ed Israele.

<< 1) Tre adolescenti israeliani vengono sequestrati e assassinati. Due terroristi di Hamas implicati nel triplice omicidio devono essere ancora catturati.

2) Due giorni dopo il ritrovamento dei corpi dei tre ragazzi israeliani, un adolescente palestinese viene sequestrato e assassinato.

3) Mentre da ogni angolo della società israeliana piovono condanne per l’assassinio del giovane arabo, scoppiano violenti disordini nei quartieri est e nord di Gerusalemme e in varie località arabo-israeliane, con lanci di pietre e molotov contro le auto di passaggio, distruzione di proprietà pubbliche e private, blocchi stradali e conseguenti scontri con la polizia. Sono stati segnalati feriti da entrambe le parti.

4) Mentre la polizia dell’Autorità Palestinese non ha ancora trovato la minima traccia degli assassini palestinesi (di cui si conoscono nomi e volti), in pochi giorni la polizia israeliana individua e arresta i sei cittadini ebrei che hanno assassinato il ragazzo arabo.

5) Intanto la polizia israeliana scopre che una 19enne israeliana, trovata uccisa lo scorso maggio, era stata uccisa da un taxista arabo “perché ebrea”.

6) Durante tutto questo periodo, decine di razzi palestinesi vengono lanciati dalla striscia di Gaza sul sud di Israele.

7) Israele reagisce con pochi attacchi mirati contro i lanciatori di razzi, tutti legati a Hamas o ad altri gruppi terroristici attivi nella striscia di Gaza.

8) Nei giorni del ritrovamento dei ragazzi uccisi (i tre israeliani e quello palestinese), Hamas e Jihad Islamica intensificano il fuoco di razzi sino ad arrivare a 60 lanci in un giorno.

9) Il governo israeliano dà 48 ore di tempo a Hamas per fermare i lanci di razzi, chiarendo che alla cessazione dei lanci seguirà la cessazione delle risposte militari israeliane.

10) Hamas ignora ostentatamente l’avviso e intensifica i lanci sino a toccare, lunedì, i 100 razzi in un giorno.

11) I razzi di Hamas vengono lanciati contro le città israeliane. Il loro obiettivo è quello di impedire la vita quotidiana, diffondere terrore, uccidere civili. Dal 2001 quasi 70 civili israeliani hanno perso la vita a causa dei razzi da Gaza. Da quando Israele si è completamente ritirato dalla striscia di Gaza, nel 2005, sono stati sparati più di 10.000 razzi e colpi di mortaio palestinesi.>>

http://www.israele.net/20-dati-di-fatto-da-ricordare

Un'indagine sui bambini palestinesi morti durante il conflitto: http://ilborghesino.blogspot.it/2015/06/israele-e-la-verita-sui-500-bambini.html

 

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